Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 06 aprile 2019.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Gboxin può essere un nuovo farmaco per il trattamento del glioblastoma. Gli inibitori che agiscono sui bisogni metabolici specifici delle cellule cancerose sono rari. La piccola molecola Gboxin, un inibitore della fosforilazione ossidativa, blocca la crescita delle cellule primarie di glioblastoma umano e murino, ma non influisce sulla crescita dei fibroblasti embrionari di topo o degli astrociti neonatali. Shi e colleghi illustrano il meccanismo d’azione di Gboxin e dimostrano anche l’efficacia su varie altre linee cellulari tumorali umane. [Nature 567 (7748):341-346, 2019].

 

Mauro Poggio ha presentato una scoperta che accresce le speranze degli ammalati di cancro. I farmaci oncologici immunoterapici, che costituiscono un nuovo strumento terapeutico e una speranza per il futuro, si sono rivelati inefficaci in vari tipi di cancro della prostata, del pancreas, del colon-retto, del fegato ed altri. Le cellule cancerose, per sottrarsi alla sorveglianza immunitaria, sviluppano particolari meccanismi, fra i quali il più documentato consiste nella modulazione dell’espressione degli mRNA immunosoppressivi.

Fino allo scorso mese di febbraio si sapeva poco su come avvenisse questa modulazione tumorale, ma uno studio condotto a San Francisco da Xu, Poggio e numerosi colleghi coordinati da Ruggero, ha individuato un meccanismo di aumento della traduzione di PD-L1, ed ha dimostrato che questo meccanismo di upregulation era efficacemente neutralizzato da un potente composto che inibisce la fosforilazione di eIF4E, ossia eFT508, che si è rivelato in grado di sopprimere il carattere aggressivo e metastatico di un tumore sperimentale (Xu Y., Nature Medicine 25 (2): 301-311, 2019).

Si sa che alcuni tumori presentano in superficie PD-L1, mentre altri non presentano questa molecola, tuttavia riescono ugualmente a sviluppare l’azione autoprotettiva raggiungendo il sistema linfatico. Ora, un nuovo studio pubblicato in questi giorni su Cell con primo nome quello del giovane bioingegnere italiano Mauro Poggio della UCSF riporta la scoperta dell’escamotage impiegato dalle cellule tumorali: PD-L1, come si vede in microscopia elettronica (ME), in alcuni tumori viene incluso in un involucro esosomico e così protetto può essere trasportato eludendo la sorveglianza immunitaria. La ricostruzione tridimensionale in ME, mostrata su uno schermo del laboratorio di San Francisco dal bioingegnere laureato a Torino, è molto evidente: una vescicola, simile ad un organulo citoplasmatico nell’aspetto esterno, include PD-L1 rendendolo invisibile e inattaccabile.

Lo studio può essere così sintetizzato concettualmente: PD-L1 esosomiale agisce sistemicamente per sopprimere la risposta immunitaria antitumorale; il suo blocco genetico promuove l’attività delle cellule T di drenaggio dei linfonodi per indurre immunità sistemica antitumorale e memoria.

Il nostro interesse per questo studio va oltre l’attenzione di settore per la terapia delle neoplasie del sistema nervoso, ed è animato dalla speranza di poter trattare tutte le patologie oncologiche che ancora decorrono con esito infausto.

[Poggio M., et al., Suppression of Exosomal PD-L1 Induces Systemic Anti-tumor Immunity and Memory. Cell 177, 414-427, April 4, 2019].

 

Il canale ionico attivato dal mentolo e dal freddo TRPM8 è espresso anche nel cervello. Nelle terminazioni nervose dei mammiferi, il canale ionico TRPM8 è il principale sensore del freddo ambientale. Ordas e colleghi hanno dimostrato che questo canale ionico è espresso anche nel sistema nervoso centrale, in particolare nell’ipotalamo, nel setto, nel nucleo reticolare del talamo, in alcune aree della corteccia cerebrale, del sistema limbico e del tronco encefalico, in corrispondenza dei nuclei. Analizzando il decorso delle fibre dei neuroni esprimenti TRPM8 nel principale tratto limbico, i ricercatori hanno dedotto una partecipazione ai meccanismi centrali della regolazione termica, nei vari aspetti neurovegetativi e comportamentali. Infine, Ordas e colleghi hanno studiato l’elettrofisiologia dei TRPM8 cerebrali nei neuroni del setto, mediante registrazioni patch-clamp. [J Comp Neurol. - Epub ahead of print doi: 10.1002/cne.24694, Apr 4, 2019].

 

Il nostro cervello percepisce il campo magnetico del pianeta Terra. La scienza, con i suoi metodi razionali, ha svolto nei secoli un ruolo implicito di condanna oggettiva per le fantasie sulle influenze degli astri su destino e comportamento umano, soprattutto nelle forme suggestive dello zodiaco e di altre invenzioni astrologiche che sopravvivono anacronisticamente, come le superstizioni, nella nostra era. Se ci sono influenze, come quelle del sole, ad esempio, si verifica sperimentalmente che consistono prevalentemente in effetti fisici sulla biologia dell’intero regno animale. Tanto premesso, in previsione di una strumentalizzazione mediatica di stampo irrazionalistico, si riferisce di uno studio che ha misurato la capacità umana di percepire il campo magnetico terrestre, pubblicato in questi giorni sul sito di Science con notevole risalto. Il rilievo della risposta elettroencefalografica di 34 volontari alle variazioni di un campo magnetico altamente controllato ed equivalente per forza a quello terrestre, ha rivelato marcati cambiamenti nelle onde cerebrali in uno specifico intervallo di frequenza. Tale risposta, dovrà essere ulteriormente approfondita, ma in ogni caso è ancora troppo poco per sostenere l’esistenza di un “senso inconscio” che adeguerebbe il nostro comportamento allo stato del campo magnetico del pianeta Terra. [Cfr. Kelly Servick, Science 363 (6433): 1257-1258, 2019].

 

L’obesità può essere considerata un disturbo del rapporto fra cervello e tratto digerente. L’efficacia della chirurgia bariatrica, non decisiva e non relativa a tutti i pazienti obesi sottoposti a trattamento, è stata attribuita alla riduzione di dimensione dello stomaco. Una delle ragioni della nostra opinione contraria all’impiego di questo mezzo per il trattamento dell’obesità è proprio la mancanza di conoscenza dei reali meccanismi fisiologici responsabili degli effetti che produce. Nuovi studi cominciano a chiarire aspetti importanti dell’influenza prodotta sul cervello. In particolare, è stato rilevato che le aree cerebrali implicate nel controllo della fisiologia gastroenterica divengono iperattive dopo l’intervento chirurgico e, in ogni caso, la loro attività è maggiore di quella rilevata in precedenza. Gli interventi bariatrici comportano anche un cambiamento nelle popolazioni della flora microbica intestinale in modi tali da modificare la segnalazione lungo l’asse intestino-cervello, supportando il controllo dell’appetito e le abitudini di uno stile di vita più salutare.

Come sottolinea Andreas Acosta Cardenas della Mayo Clinic, uno dei massimi esperti in questo campo: “L’obesità è una malattia dell’asse intestino-cervello. Bisogna identificare la parte anomala dell’asse in ciascun paziente per personalizzare il trattamento” [Sci Am. 320 (1): 48, 2019].

 

Potere evocativo dell’immagine: dall’effetto naturale alla riproduzione tecnologica in realtà virtuale. Introdotto da una relazione del presidente Perrella sulla storica scoperta da parte di Harrison negli anni Trenta del Novecento del potere dell’immagine riflessa nello specchio di indurre l’ovulazione nelle colombe, si è tenuto un incontro dei nostri soci che ha affrontato i numerosi e affascinanti aspetti dell’influenza dell’immagine reale e riprodotta sulla fisiologia del cervello e di tutto l’organismo. L’uso terapeutico, preventivo e di contrasto dell’effetto nocebo (v. Note e Notizie 06-04-19 Effetto nocebo nella prestazione muscolare) da parte di immagini realistiche è ancora molto limitato, ma dovrebbe essere sviluppato maggiormente, perché vi sono prove sperimentali di una sua enorme potenzialità. La stupefacente possibilità di indurre neurogenesi nel cervello adulto, in particolare nel giro dentato ippocampale, nel bulbo olfattivo e nella parete subventricolare, da parte di immagini live di persone care, come se fossero realmente presenti, meriterebbe un approfondimento sperimentale, perché le applicazioni terapeutiche potrebbero essere numerose. Si è anche discusso del perché la tanto promettente tecnologia della realtà virtuale non abbia mantenuto le promesse di vent’anni fa e sia rimasta poco utilizzata in neuroriabilitazione, nonostante le sue innegabili potenzialità.

 

Evocazione indotta dalla figurazione artistica: stati psico-fisici tra estetica e spiritualità. L’abilità umana di realizzare immagini con potere evocativo ha accompagnato la storia e l’evoluzione antropologica, costituendo una delle radici del valore dell’arte, e oggi rappresenta un oggetto di interesse neuroscientifico, soprattutto per coloro che, come noi, si occupano di processi e meccanismi alla base dell’evocazione di stati funzionali cerebrali che influiscono sull’intero organismo.

In apparente contrasto con l’incontro seminariale sulle immagini di riproduzione fedele della realtà, si è tenuto un altro incontro di studio, a margine del “Seminario Permanente sull’Arte del Vivere”, nel quale si è discusso delle immagini prodotte da mani umane, dalle più antiche che si conoscano, ossia quelle delle grotte di Lascaux in Francia, alle tendenze neofigurative attuali. E, nel ricapitolare i temi del rapporto fra estetica e neuroscienze affrontati dai nostri soci di recente, si è sottolineato la stretta relazione tra il “fare ad arte”, ossia l’uso magistrale delle tecniche e dei registri di espressione, e lo sviluppo di forme della cultura e della spiritualità del tempo.

 

Notule

BM&L-06 aprile 2019

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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